ESERCIZI DI BISPENSIERO (PER LE VACANZE)
Eppure ci viene detto continuamente: “ci vuole fiducia”. Non perdete mai la fiducia. Basta un attimo e vi potete ritrovare a esaminare scettici e sospettosi il vostro governo nazionale o, Dio non voglia, persino quello europeo o addirittura la saggezza dell’Onu, delle sue agende e delle sue subagenzie. A questo punto la vostra vita è rovinata. Vi troverete a chiedervi se la società in cui vivete si sia rimbecillita e se quegli slogan che sentite in giro che passano per informazione non siano solo un mantra oppiaceo.
State attenti. A qualcuno è successo con il covid (pochi in verità), a qualcuno con la guerra in Ucraina, a qualche altro con il clima o le ossessioni genderistiche o la normalizzazione delle attuali politiche belliche israeliane. Insisto: “state attenti”. Si inizia così e poi ci si autoespelle dalla società, diventa difficile fare conversazione, educare i figli come fanno tutti gli altri. A quel punto basta un passo e puoi ritrovarti negazionista o complottista passando la tua vita ad aspettare uno sbarco alieno. Non andrete neppure in crociera perché avrete paura che la nave prenda troppo abbrivio e non freni in tempo cadendo giù dalla terra piatta.
Bisogna invece esercitarsi. Imparare a pensare le cose un pezzo alla volta e non tutte insieme, a stare nel presente e smetterla con questo vizio della memoria. E poi basta con questo principio di non contraddizione! È possibile che una società che ha prodotto le più grandi conquiste umane: lo smartphone, chat gpt, le playstation, i social eccetera debba ancora sottostare alle idee di Aristotele, un pecoraio di duemila anni fa? uno che non conosceva neppure gli antibiotici! Dunque alleniamoci (alieniamoci?) e ripetiamo nella nostra mente le descrizioni del mondo e le soluzioni che ci vengono gentilmente fornite. Sono facili esercizi. Li possiamo fare appena svegli o prima di dormire o in bagno oppure, qualora queste inutili pause non ci piacciano, scorrerli e rileggerli sul nostro smartphone.
Ecco una buona scorta per iniziare:
Putin è il nuovo Hitler e arriverà con le sue truppe fino a Lisbona, bisogna fermarlo mandando armi. Putin è sopravvalutato e basterà inviare le armi all’Ucraina per respingerlo. (queste due frasi vanno recitate a giorni alterni, mai insieme).
Picchiare i fascisti è antifascismo.
Per risolvere i problemi ecologici bisogna sostituire l’intero parco auto dell’umanità con nuove auto elettriche.
Il digitale non inquina e non consuma, le informazioni in cloud sono allocate in uno spazio metafisico privo di effetti energivori ed ecologici.
Il ristoratore che sostituisce le dieci copie del suo menu che duravano sei mesi con un qrcode che costringe ogni giorno i clienti a decine di operazioni telematiche è un benemerito dell’ambiente perché si sa che il digitale è meglio della carta.
Il cliente del suddetto ristoratore che non possiede uno smartphone e non può leggere il menu si ricordi che questa è la società dell’inclusione.
La ragazzina che rimprovera il padre di poca sensibilità ecologica per la sua auto a benzina chiede poi la sostituzione del suo smartphone (anch’esso evidentemente fatto di aria e intelligenza).
Anche il tizio che non ha denaro e non riesce a trovare una spiaggia libera, tra i tanti lidi, e un parcheggio non a pagamento si ricordi che questa è la società dell’inclusione.
Sembra che, casualmente, gli strumenti tecnologici siano tanto più inquinanti e pericolosi per l’ambiente quanto meno costosi. Un diesel del 2001 sembra più dannoso di un jet privato, una vecchia stufa a legna più di una enorme piscina privata usata solo da tre persone.
Il livello dell’inclusione in una società si misura dalla discriminazione percepita e non dal livello di tutela economica e sanitaria che una società è in grado di garantire.
I diritti individuali sono tanto più centrali quanto meno costano allo stato. Sarà sicuramente casuale.
In ogni società dell’inclusione che si rispetti devi stare attento a quello che dici se no ti escludono.
Il ministero ritiene che si debba aumentare il tempo-scuola per combattere la povertà educativa. Il ministero ritiene che i licei che durano solo quattro anni siano l’innovazione del futuro.
Chi è stato obbligato per legge a vaccinarsi ha dovuto giustamente firmare il libero consenso.
Per i giovani è fondamentale la socializzazione. La didattica digitale è il futuro.
Chi si sente donna anche se è uomo può essere donna; chi si sente giovane anche se è anziano può essere giovane. L’autopercezione è fondamentale. Chi si sente ricco anche se è povero può essere ricco. Ah no, questa è vietata.
Se avete trovato queste affermazioni ragionevoli e per nulla contraddittorie potete andare in vacanza sereni. Il mondo peggiorerà ma voi non ve ne accorgerete. La beatitudine è solo a un passo.