Aldous

Distopie

IL BELLO E IL BRUTTO DEL BRUTTO

Nel complesso panorama contemporaneo di visioni e previsioni distopiche non poteva non irrompere il brutto. È stato ed è sempre lì in agguato, pronto a imporsi a tutti noi. Tuttavia, non si tratta del solito brutto a cui fanno riferimento gli esteti e le estetiche di ogni epoca e luogo. Non è l’amorfo che banalizza l’immagine della realtà che ci circonda. Non è l’anarchico che si contrappone o se ne frega dello stile, o del sedicente tale, della propria epoca. Neanche l’arabesco, esotismo importato spesso per soddisfare gusti momentaneamente stravaganti. Non è l’arbitrario di chi si crede più importante degli altri tanto da far quel che vuole. N...

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ELETTRICHE MA NON LIBERE

In quest’era del “post”: post covid, post-contemporaneo, post-verità, in breve del post – umano, i discorsi sul potere, le sue manifestazioni e molteplici implicazioni nelle nostre vite, mai come adesso hanno occupato spazi fisici e di pensiero. Riflettere sulle cose però, impone un’attenta osservazione delle cose stesse e suggestioni e interrogativi presenti nei romanzi distopici aiutano a cogliere, più spesso di quanto si possa credere, quelle “avvisaglie di futuro”, quei processi non manifesti, ma già in atto, che diversamente rimarrebbero celati alle menti dei più.

Parziale, se non perfino ingenuo, sarebbe per&a...

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TRANSIZIONI

Un recente libro di Lucia Tozzi (L’invenzione di Milano. Culto della comunicazione e politiche urbane, Cronopio, Napoli 2023) analizza Milano, i suoi sviluppi urbanistici e politici, mostrando come questa città sia in Italia un laboratorio che coniuga «le più aggressive politiche economiche di concentrazione della ricchezza a un ethos del riconoscimento dei diritti civili e della diversità culturale». Un laboratorio che dunque mostra la dissoluzione della ‘sinistra’ nel liberismo e la tipica tendenza di quest’ultimo a presentarsi come alfiere dei diritti nel momento stesso in cui li cancella anche attraverso il lusso, la globalizzazione, la gentrificazione, cio&egr...

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LA METAMORFOSI DEL CORPO UMANO NEL XXI SECOLO

Quando Il capitale, spinto dalla sua necessità di espandersi, si imbatte nel corpo umano, lo modifica secondo tre modalità: in quanto prodotto, in quanto mezzo di produzione e in quanto mercato in sé. Questo processo si accompagna alla generale mercificazione del corpo umano ed ad una metamorfosi funzionale: dall’essere un corpo ad avere un corpo.

 

 

Il corpo umano come prodotto

Come prodotto da comprare e vendere nel mercato della produzione e del consumo, il corpo umano è sempre stato limitato dalla sua rigidità. A differenza di molti altri...

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LA TRASFORMAZIONE DELLA PROPRIETA' PRIVATA

La prima persona che, avendo recintato un pezzo di terra, gli è venuto in mente di dire, 'Questo è mio,' e ha trovato persone abbastanza semplici da credergli, è stato il vero fondatore della società civile. J. J. Rousseau (1754)

Concordo con Rousseau: La proprietà privata è al centro dell'ineguaglianza sociale. Eppure mi sento di dire che essa rappresenta anche un’arma contro vecchie e moderne forme di espropriazione ed espoliazione e nell’economia di mercato uno strumento di difesa per il consumatore.

Il venditore trasferisce una proprietà al compratore che con essa acquisisce anche il diritto di usarla come desidera...

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DANZA MACABRA

Mentre veniamo sospinti verso un destino tecnologico, stupefacente o minaccioso a seconda degli occhiali con cui guardiamo il mondo, viene da chiedersi cosa fa supporre che l'intelligenza artificiale (AI) riuscirà presto o tardi a superare quella umana, al punto da renderla superflua e ad alto rischio di estinzione. Escludendo il conflitto in atto per il sempre possibile precipitare degli eventi, anche la tecnologia digitale, dopo la pandemia passata e quelle già preannunciate, il collasso del pianeta e altri tristi comprimari, si è accodata alle figure della danza macabra che ogni giorno mette in scena per la pubblica opinione il suo memento.

Più che la presunta catastrofe annunciata da...

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E L'UOMO CREÒ L'UOMO

La recente controversia sui diritti negati ai figli di coppie omogenitoriali apre l'ennesima polemica a matrice binaria tra i sostenitori e gli oppositori della causa, rendendo di fatto interdetta al pensiero la facoltà del dubbio a favore di pretese risolutive quanto sommarie: sui diritti è vietato discutere così come non è ammesso dubitare della triade "dio, patria e famiglia". Il paradosso di questi veti incrociati porta ad una insana contrapposizione tra la legittimità dei diritti e la liceità dei valori ma soprattutto porta alla confusione di piani che rendono impossibile sondare la complessità della procreazione eterologa da cui nasce la controversia.

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EUFEMISMI TOTALITARI

Dura, violenta e dolorosa è la vita degli umani. In The Giver (Phillip Noyce, 2014) un Consiglio degli Anziani governato da una matriarca ha deciso da tempo (non si sa da quanto) di costruire una società composta da persone che non soffrano più, vale a dire che non nutrano più passioni. E infatti questi umani non conoscono aggressività, odio, amore. Non conoscono neppure le parole che designano tali sentimenti. Vivono in modo inevitabilmente subordinato e passivo: nascono infatti da genitori che non li conosceranno, così come i figli non sapranno da chi sono stati generati; vengono esaminati alla nascita e se non adatti vengono «congedati nell’altrove&...

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PENSIERO E TECNICISMI

Periodicamente, ma da qualche tempo con una ricorrenza sempre più fitta, si accendono vivaci dibattiti sull'utilità (i favorevoli) e sull'inutilità (i contrari) degli studi umanistici, dal latino e greco alla storia e filosofia. L'ultimo, in ordine di tempo, ha preso avvio, agli inizi di febbraio, dalla notizia della «caduta inarrestabile delle iscrizioni al liceo classico: il prossimo anno lo frequenterà appena il 5,8% degli alunni di terza media che proseguiranno gli studi». Perché «il classico non è nello spirito del tempo, secondo cui la scuola serve solo a trovare lavoro». Così ha scritto Massimo Gramellini nella sua rubrica quotidiana, ...

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DALLA DEMOCRAZIA ALLA LOBBYCRAZIA

Forse a molti è sfuggita la gravità di quanto detto da un manager come Franco Bernabè a proposito dello scandalo Quatargate. Lo trascrivo qui di seguito: «Voglio citare solo un caso. Le società tecnologiche a Bruxelles hanno schiere, eserciti di lobbisti e hanno speso decine e decine di milioni di euro per influenzare la legislazione sulla privacy e la legislazione Digital Service […] È chiaro che Bruxelles è un posto dove la lobby è diffusa a tutti i livelli». Alla osservazione fatta che se tale attività di lobbying fosse regolamentata come negli USA, allora questo sarebbe persino un lavoro legale e utile, Bernabè risponde: «Sì, so...

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IL CAPITALE CONTRO L’INDIVIDUO

L'individuo è un essere obsoleto, inviso al capitale e il sistema cerca di disfarsene. 

Nel 1987 Margaret Thatcher disse: «Non esiste una società. Ci sono singoli uomini e donne e ci sono famiglie e nessun governo può fare nulla se non attraverso le persone e le persone guardano prima a se stesse”.

Per Baudealaire ‘Non vi può essere progresso (vero, cioè morale) che nell'individuo e attraverso l’individuo stesso’, e secondo Nicolás Gómez Dávila ‘per Dio non ci sono che individui’.

Eppure, nel suo sviluppo naturale, il capitalismo trova ...

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BUON COMPLEANNO LUCIANO!

Nel 2015, la casa editrice Clichy pubblicò un libretto imperdibile, «Il precario esistenziale», curato da Gian Paolo Serino. Il titolo era cucito su misura addosso a Luciano Bianciardi, il vero e ancora insuperato rivoluzionario della letteratura italiana (ma anche del giornalismo), uomo che della libertà e dell'anarchia fece la sua bandiera e che “non voleva la rivoluzione, voleva la più grande delle rivolte: la coerenza di ciascuno di noi”. Perciò la sua rabbia contro la “recita quotidiana che ognuno di noi mette in scena ogni giorno” (Serino).

Nato a Grosseto giusto cento anni fa, il 14 dicembre 1922, fervente ammiratore del Risorgimento e di Gar...

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TASSONOMIA DELLA RESISTENZA

I modi in cui gli uomini affrontano le avversità si dividono in consapevoli e inconsapevoli delle ragioni della loro sofferenza.

I modi consapevoli si dividono in quelli in cui si tenta una reazione e quelli in cui si accetta più o meno di buon grado la sofferenza.

La resistenza basata sull'accettazione può essere funzionale ad uno scopo o basata sull'accettazione di un disegno superiore.

Lo spettro della reazione varia dal lamento sull’autobus, la chiacchiera al bar, o il sogno del ribelle in poltrona alla partecipazione ad una protesta, fino all’organizzazione di una rivolta.

Tra tutte queste forme di approccio alle avversit...

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IL NUOVO BUSINESS DELLA REALTÀ DEBOLE

Per secoli, qualunque idea avesse il filosofo della realtà, la sua percezione di un bicchiere non era diversa da quella del macellaio.

Nel buddismo, la realtà è solo un'illusione, per l'idealismo, la realtà è il prodotto del soggetto e per il costruttivismo, la realtà è attivamente e socialmente costruita. Tuttavia, nessuna di queste teorie ha mai cambiato il modo in cui il barbiere vedeva le sue forbici o lo scrittore vedeva la sua penna.

Gli esseri umani hanno imitato e sfidato la realtà con le arti cercando di rappresentarla, trasfigurandola e immaginandone una nuova, ma nessuno ne ha mai compromesso la sua supremazia ontologica.<...

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LA METAMORFOSI DEL CORPO NEL VENTUNESIMO SECOLO

Il capitalismo onnivoro ha riconosciuto nel corpo umano una magnifica preda e non ha avuto lo scrupolo di astenersi solo perché la preda è in qualche modo la madre del cacciatore.

Nel rapporto tra l'essere umano e il suo corpo assistiamo ad una metamorfosi funzionale che porta l’uomo dall'’essere corpo’ ‘all'avere un corpo’ (vedi la scomparsa dei corpi).

Questo passaggio è l’effetto della mercificazione del corpo che permette al capitale di utilizzarlo in tre modi distinti: come prodotto, co...

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LA DISTRUZIONE DELL’ANIMALE TELEOLOGICO

L'uomo medio è orgoglioso della propria onestà legale ed intellettuale e alla prospettiva di essere continuamente spiato, controllato e hackerato risponde a petto in fuori al mondo intero: Io non ho niente da nascondere.

Se gli viene socraticamente chiesto, non esita a dire di essere superiore a un animale perché è libero, ha un'esperienza individuale, ed è in grado di prefiggersi scopi nella vita.

E tuttavia nel vedere prendere di mira la sua libertà di scelta, la sua esperienza personale e la sua capacità di identificare scopi, non mostra alcuna preoccupazione nell’ essere deprivato di ciò che lo rende superiore all&rsq...

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BREVE STORIA DELL'ESTRAZIONE DI VALORE DALL'ESSERE UMANO

Il modo più comune per estrarre valore dagli esseri umani è sempre stato il lavoro, sia sotto forma di schiavitù che di lavoro salariato. In questa prima forma di estrazione era possibile essere o avere soldati, sacerdoti, contadini, muratori, prostitute, ecc.
Il capitalismo consumista scoprì che è possibile estrarre valore non solo dalla produzione dell'uomo, ma anche dal suo consumo. Il fordismo è stato in grado di sviluppare un nuovo modello di business, consapevole che se la società di massa richiede una produzione di massa, ha bisogno anche di un consumo di massa.

Il capitalismo della sorveglianza (Zuboff), afferma un nuovo modo di estrarre valore dagli esse...

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IL DISOCCUPATO DI MASSA

Una società di disoccupati è un problema sociale. Una società di inoccupabili è un problema filosofico. 
Secondo uno studio del 2013, se negli Stati Uniti lavori nel telemarketing, hai una probabilità del 99% di essere sostituito da algoritmi entro il 2033.

Sei un arbitro? il 98 per cento.
Sei una cassiera? il 97 percento.
Sei uno chef? il 96 percento.
Sei un cameriere? il 94 percento.
Sei un paralegale? il 94 percento.
Sei una guida turistica? il 91 percento.
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VARIANTE K. (Una favola praghese)

Una mattina, dopo una notte di sogni agitati, Gregorio Sarsa si svegliò mutato in un grosso no vax. Non lo capì subito. In apparenza si sentiva e vedeva come il giorno addietro ma l’indietreggiare un po’ impaurito di sua sorella nel vederlo uscire dalla propria stanza lo mise in allarme.
Terminate le sue abluzioni mattutine Gregorio scese in strada per andare a fare colazione nel suo bar preferito ma all'ingresso il barista, solitamente assai gentile, gli fece segno, con uno sguardo tra l'imbarazzato e l'ottuso, di non entrare. Dunque era successo! Ma quando?
Gregorio ricordava con precisione di avere fatto da ragazzo tutti i vaccini, ricordava anche diverse punture durante il servizio mili...

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AL LAVORO. IN MEMORIAM

XIX. Le infrazioni alla disciplina e gli atti che perturbino il normale andamento dell’azienda, commessi dai prenditori di lavoro, sono puniti, secondo la gravità della mancanza, con la multa, con la sospensione dal lavoro e, per i casi più gravi, col licenziamento immediato senza indennità. Saranno specificati i casi in cui l’imprenditore può infliggere la multa o la sospensione o il licenziamento immediato senza indennità... (Carta del lavoro del 1927, manifesto politico del regime fascista, articolo 19)

Di riformare il lavoro non se ne parla. Le politiche attive del lavoro e il ritornello della formazione continua come pa...

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NON PUOI PIU' NASCONDERTI

Il Decreto Capienze approvato 7 ottobre 2021 indica che il trattamento dei dati da parte delle PA è sempre consentito per finalità pubbliche. Certi che in questo momento storico dio e il demonio si trovano nei dettagli, cerchiamo di capire come leggere questa piccola notizia apparsa di sfuggita nei giornali campioni nella svista delle enormità.

Durante l’emergenza Covid degli ultimi due anni, molti governi si sono abbandonati al principio del “whatever is necessary”, prendendo misure prima impensabili, per schedare, tracciare e monitorare l’individuo, con l’obiettivo di contenere la diffusione della pandemia.

Per capire questa mossa è necessario...

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SLITTAMENTI ANCILLARI

Ciò che è messo alla porta può sempre rientrare dalla finestra. Mentre dormivamo sognando la libertà acquisita e il suo progresso infinito, rampollava da un politicamente corretto, ampiamente distorto e abusato, per via di rimbalzi illiberali, un rinnovato puritanesimo (formato stelle e strisce e prontamente riadattato alla luce dei colori d’Europa) che ha travolto tutti e tutto. Nella morsa di un gregarismo massificante sono finiti (affascinati? ricattati?) persino ambiti culturali come la letteratura e la cinematografia che riconoscevamo come i luoghi votati al critico scandaglio dei sintomi e delle cause agenti nel tempo in cui ci troviamo a vivere. Avvitati in un meccanismo suicidario di auto-esproprio ...

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GLI ANDROIDI, LA SCUOLA, I TRAMONTI

«Lezioni su schermo» (p. 130); ibridazione tra persone umane e intelligenze artificiali che si chiamano AA, Amici Artificiali; «editing genetico» (p. 216). Di questo si parla in Klara e il Sole di Kazuo Ishiguro (trad. di S. Basso, Einaudi 2021, pp. 273). Non sono gli elementi di una ulteriore fantascienza, di ancora un racconto dedicato al potere conquistato dalle macchine inventate dagli umani e che degli umani tentano di prendere il posto nel dominio sugli enti. Sono invece gli elementi di un testo all’apparenza tradizionale e in ogni caso costruito sulle strutture narrative, i dialoghi, le modalità temporali che hanno fatto del romanzo un genere letterario consolidato e a tutti noto. Di pi&ug...

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FINCHÉ LA MACCHINA VA...

“La macchina si ferma” è un racconto che Edward Morgan Forster ha scritto nel 1909 (pubblicato da Mondadori nel 2020 con il titolo La macchina si ferma e altri racconti). La data di prima pubblicazione è importante perché dà la misura della lungimiranza dell’autore. La distopia di un futuro che Forster vorrebbe scongiurare fa invece i conti con l’attualità che, come spesso accade, con il proprio manifestarsi supera la più fervida e preveggente immaginazione: “L’uomo, il fiore di ogni carne, la più nobile fra tutte le creature visibili; l’uomo, che un tempo aveva fatto dio a sua immagine, e aveva rispecchiato la prop...

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CAMBIO IN CORSA

Il nome Aldous si è rivelato ben più di una suggestione. Sia in redazione che tra i collaboratori l’attenzione si è spostata progressivamente sulle distopie e sulla letteratura come strumento per capire il mondo. Evviva, Verrebbe di dire. A questo punto siamo però costretti a uccidere sul nascere le nostre aspirazioni di rigattieri culturali e trasformare la rubrica Trovarobato in Distopie. Ci serve spazio per raccontare le forme di questo inedito cortocircuito storico che fa del genere distopico l’unica attuale forma di profondo realismo.

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