Aldous

Marta Mancini

LA FINE DELLE IDEOLOGIE (DEGLI ALTRI)

La nostra epoca non è certo contrassegnata dalla fine delle ideologie, dopo che, sbaragliata la concorrenza, la grande narrativa del pensiero unico gode di ottima salute; c'è invece da esitare sull'inconsistenza della tesi di Fukuyama della fine della storia giacché quella del mondo occidentale sembra aver trovato nel capitalismo un ancoraggio talmente saldo da impedire il benché minimo sommovimento capace di metterne in crisi ...

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LA VERSIONE DI YEOSHUA

Come si spiega che un popolo, segnato nella sua storia più recente dall'orrore della Shoah, possa sopportare l'annientamento di un altro popolo, per giunta semita? Come si arriva a legittimare un tale paradosso che contrasta perfino con la misura vetero testamentaria della proporzionalità tra l'offesa e la vendetta?

Per quanto la domanda possa apparire ingenua e perfino grossolana, il massacro di Gaza chiama in causa un...

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SI SCRIVE MERCATO MA SI LEGGE VIOLENZA

 

Ogni volta e troppo spesso, quando le notizie di cronaca mettono in scena il teatro dello sdegno per l'orrore consumato, inizia la rituale retorica delle istituzioni e l'immediata quanto impotente reazione emotiva dei cittadini che, da comprimari, incarnano la frustrazione dell'inutilità. Un tempo, dietro la spinta di una parte non marginale della società civile, il ceto politicante poteva almeno ripiegare su...

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DANZA MACABRA

Mentre veniamo sospinti verso un destino tecnologico, stupefacente o minaccioso a seconda degli occhiali con cui guardiamo il mondo, viene da chiedersi cosa fa supporre che l'intelligenza artificiale (AI) riuscirà presto o tardi a superare quella umana, al punto da renderla superflua e ad alto rischio di estinzione. Escludendo il conflitto in atto per il sempre possibile precipitare degli eventi, anche la tecnologia digitale, dopo la pandemia passata e quelle gi&a...

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E L'UOMO CREÒ L'UOMO

La recente controversia sui diritti negati ai figli di coppie omogenitoriali apre l'ennesima polemica a matrice binaria tra i sostenitori e gli oppositori della causa, rendendo di fatto interdetta al pensiero la facoltà del dubbio a favore di pretese risolutive quanto sommarie: sui diritti è vietato discutere così come non è ammesso dubitare della triade "dio, patria e famiglia". Il paradosso di questi veti incrociati...

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SULLE DISAVVENTURE DELLA MEMORIA

Ci sono accadimenti che per il fatto di trovarsi già di per sé ai margini della vita culturale destano limitato interesse, sebbene la loro portata sia tutt'altro che insignificante. L'inversa proporzionalità tra la scarsa attenzione e il valore culturale li rende rappresentativi dell'ignoranza e della malafede che alimentano con robuste dosi giornaliere la mentalità nazional-popolare.

Si apprende c...

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DIRITTI PER TUTTI, O QUASI

La protesta del popolo iraniano contro il regime oppressivo dei diritti umani sta suscitando nelle società occidentali sentimenti di solidarietà e di ammirazione per i giovani in rivolta che non temono di rischiare e di sacrificare la vita per riprendersi il paese e costruire un futuro di libertà. Numerose sono le vittime - stando al rapporto di Amnesty International - migliaia le perquisizioni, gli arresti, le torture e le sparizioni. L'Iran non...

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FUNZIONARE È MEGLIO CHE ESISTERE?

La vicenda pandemica è destinata a comparire ancora nelle riflessioni sulla contemporaneità per aver segnato una misura con cui saggiare il tasso di democrazia della vita pubblica e, insieme, un modo di scandire la vita personale tra un prima, un durante e un dopo-Covid. Altri fatti, gravi almeno quanto la pandemia se non di più, non hanno lasciato la stessa impronta nel linguaggio corrente. Non è accaduto per eventi spartiacque come l'...

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ELEZIONI 2022: FU VERA VITTORIA?

Grecia 2015. Una data da tenere a mente per leggere, con lenti diverse da quelle dei commentatori e degli analisti nostrani, l'esito delle elezioni politiche dello scorso 25 settembre. In quell'anno il terzetto apocalittico-finanziario meglio noto come Troika - formato allora (non sembri pedanteria ricordarlo) dalla BCE di Mario Draghi, dal Fondo Monetario Internazionale di Christine Lagarde e dalla Commissione Europea di Jean-Claude Juncker - impose alla Grecia una seri...

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PENSARE ANCORA IL LAVORO?

Va detto con chiarezza: il lavoro, i diritti ad esso collegati, la sua funzione emancipativa e di riconoscimento sociale sono da decenni al centro di una regia di svilimento tutt’altro che contingente e fatale condotta in Italia, più che in altre nazioni occidentali, con particolare perizia. Negli ultimi quindici anni i lavoratori poveri sono raddoppiati nel nostro paese, in percentuale maggiore rispetto alla media europea; al contempo rimuovere la piaga de...

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NIENTE DI PERSONALE

In un articolo di qualche tempo fa comparso su L’Espresso la filosofa Donatella Di Cesare, a proposito della vicenda pandemica e del green pass, tornava sul “caso Agamben” con l’intento dichiarato di salvare il prestigioso collega dalla deriva complot...

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IL FANTASMA DELLA LIBERTÀ

Tra i luoghi comuni della neolingua pandemica spicca una perla di saggezza secondo cui la libertà di ciascuno finisce dove inizia quella dell'altro. Questa massima che profuma di filosofia senza esserlo viene utilizzata, spesso con sopraccigliosa intonazione, come argomento decisivo contro ogni forma di dissenso verso la politica sanitaria nazionale, dalla più sommessa perplessità allo "scandaloso" rifiuto della profilassi anti ...

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A FRANCOFORTE! A FRANCOFORTE!

È ironia della sorte che la città dove ha sede la Banca Centrale Europea, uno degli apparati tecnocratici più influenti sulle vite dei cittadini del Vecchio Continente, e anche la più infausta, sia la stessa dove dal 1923 del secolo scorso - esclusi gli anni oscuri del nazismo - risiede l'Istituto per la Ricerca Sociale, più noto, appunto, come Scuola di Francoforte.

Intorno alla figura di Max ...

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L'ECONOMIA (DI MERCATO) NON E' UN GIOCO DA BAMBINI

Sembra che nel linguaggio parlato sia sempre meno frequente l'uso dei verbi all'imperfetto, un indizio apparentemente trascurabile ma che racconta molto del modo e del mondo in cui viviamo. Si sa che il tempo imperfetto descrive per lo più situazioni di durata, legate all'abitudine oppure ipotetiche e incerte. Ricordo però che nella mia infanzia si usava anche per giocare "al futuro". "Si faceva che ...." ...

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NÉ PANE NÉ ROSE?

Che fine ha fatto il miraggio di una società senza lavoro e senza classi? Più che tramontato sembra cancellato dalla memoria collettiva, riprogrammata sulla retorica del lavoro "a qualunque costo". Al danno del sogno perduto si aggiunge così la beffa di un incubo realizzato, dato che il lavoro è diventato sempre più scarso e la precarietà mostra la sua trasversalità sociale. Basta allungare lo...

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