Aldous

Sebastiano D'urso

IL BELLO E IL BRUTTO DEL BRUTTO

Nel complesso panorama contemporaneo di visioni e previsioni distopiche non poteva non irrompere il brutto. È stato ed è sempre lì in agguato, pronto a imporsi a tutti noi. Tuttavia, non si tratta del solito brutto a cui fanno riferimento gli esteti e le estetiche di ogni epoca e luogo. Non è l’amorfo che banalizza l’immagine della realtà che ci circonda. Non è l’anarchico che si contrappone ...

Continua a leggere...

ANNI DOPO I PRIMI AVVISTAMENTI…

Qualche anno fa, era il 2015, quando uscì per la prima volta il libro di Davide Miccione dal titolo “Lumpen Italia. Il trionfo del sottoproletariato cognitivo”, preparai una presentazione che, rifacendomi alle parole del testo, intitolai “Avvistamenti”. L’autore, infatti, invitava e continua a invitare (anche nella nuova edizione del 2022 per i tipi di letteredaQALAT) il lettore ad avvistare «una nuova figura contemp...

Continua a leggere...

QUALE BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO?

L’attuale necessità della bellezza sembra essere unanimemente riconosciuta e finanche rivendicata. In questo mondo che appare sempre più imbruttito, forse anche perché sempre più imbrutito – con buona pace di certe bestie che sebbene brute non imbruttiscono l’ambiente in cui vivono –, non è la consapevolezza dell’urgenza della bellezza che manca ma la conoscenza stessa della bellezza...

Continua a leggere...

FINCHÉ LA MACCHINA VA...

“La macchina si ferma” è un racconto che Edward Morgan Forster ha scritto nel 1909 (pubblicato da Mondadori nel 2020 con il titolo La macchina si ferma e altri racconti). La data di prima pubblicazione è importante perché dà la misura della lungimiranza dell’autore. La distopia di un futuro che Forster vorrebbe scongiurare fa invece i conti con l’attualità che, come spesso...

Continua a leggere...